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La fattoria

La città - La fattoria

Intorno alla metà del IV sec. a.C., ad Est del tratto meridionale del muro di fortificazione,  venne realizzato un grandioso edificio destinato a laboratori, attività artigianali ed agricole, convenzionalmente definito “fattoria”.
L’edificio fu impiantato su un’area abitata almeno a partire dal Bronzo tardo:  capanne a pianta semicircolare con vestibolo hanno restituito ceramiche acrome e monocrome rosse a stralucido della facies di Pantalica Nord.
La struttura di pieno IV sec. a.C., si era, a sua volta, impiantata su un insediamento abitativo risalente al V sec. a.C., di cui rimangono tracce sotto il lastricato che caratterizzava il cortile del complesso in questione.
La cosiddetta Fattoria, orientata in senso Nord-Est/Sud-Est, ha pianta rettangolare (57,50 x 38,50) e comprende, al centro, un vasto cortile pavimentato con lastre di pietra calcarea, di cui solo poche sono rimaste in sito, e una serie di ambienti (circa trenta) disposti lungo i quattro lati del cortile. Le attività agricole e artigianali che vi si svolgevano emergono solo in parte dal materiale rinvenuto sul posto esposto in questa sala. Esso comprende vasellame e contenitori (mortai, ceramica a vernice nera e anfore di trasporto) utilizzati anche in ambito domestico. Da un ambiente ubicato nell’ala sud-est del complesso provengono tre capitelli trovati su una piattaforma con altri pezzi in lavorazione che consentono l’identificazione  del vano come la bottega di uno scalpellino.
In un ambiente dell’ala nord-ovest alcune vaschette conservano miscele di pietrisco di marna e gesso per la realizzazione di intonaci e pavimenti;  sempre in questo settore sono stati identificati un laboratorio per la lavorazione dell’argilla e un magazzino con pithoi per derrate alimentari, verosimilmente un granaio. Di particolare interesse la scoperta, nell’ala sud-est, di un frantoio con il torchio in pietra provvisto di colatoio a beccuccio che versava il liquido spremuto in un pithos interrato anch’esso ancora in situ.
Così come nell’abitato, anche nel complesso artigianale, è documentata la presenza di alcuni ambienti riservati a pratiche di religiosità privata come nell’ala nord-est dove  sono stati trovati numerosi esemplari di  louteria e altari.

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